Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

VODIM

Risultati per: alla

Numero di risultati: 186 in 4 pagine

  • Pagina 1 di 4

Il divenire della critica

251622
Dorfles, Gillo 50 occorrenze

Il divenire della critica

Dedicare a Fontana e alla sua « scuola » un capitolo di questo volume non è certo eccessivo quando si siano identificati gli autentici confini del

Pagina 101

Il divenire della critica

argentino, durante il quale l’artista, assieme ad alcuni suoi discepoli, giungeva alla pubblicazione del suo famoso Manifiesto Blanco del 1944.

Pagina 103

Il divenire della critica

che si sarebbero rese autonome attorno agli anni sessanta. Tuttavia già nel periodo che seguì la creazione dell’ambiente spaziale alla Galleria del

Pagina 104

Il divenire della critica

una strutturazione plastica, volumetrica. Mentre la qualità di «segno» del singolo foro o della serie degli stessi si riallaccia alla particolare

Pagina 106

Il divenire della critica

Solo nell’ultimissima stagione della sua opera (quando, in seguito alla malattia Fontana preferiva non affaticarsi a dipingere) abbiamo una serie di

Pagina 107

Il divenire della critica

seguito alla presenza di anomalie del mezzo tra l’occhio e la cosa o in seguito alla modificazione dell’organo di senso, Husserl aggiunge: «Se guardo

Pagina 117

Il divenire della critica

materiali e mirando solo alla creazione di archetipi formali che non abbiano alcun riferimento con gli aspetti del mondo esterno). Così inteso il

Pagina 120

Il divenire della critica

»: oggetti in materie plastiche che, nella loro sagoma, arieggiano elementi della natura: alberi, nuvole) mirano alla creazione di elementi fattualmente

Pagina 137

Il divenire della critica

entrambe le tendenze artistiche: quella decisamente rivolta alla serie, all’iterazione e alla realizzazione di tipo industriale, e quella ancora

Pagina 138

Il divenire della critica

facente capo alla grammatica generativa-trasformazionale chomskiana (condizione, questa, che è stata già rilevata, a suo tempo, da Christian Metz a

Pagina 14

Il divenire della critica

possibilità di modulatrici spaziali, non limitando la loro efficacia alla semplice superficie della tela o alla tridimensionalità plastica e «solida» del

Pagina 140

Il divenire della critica

propria attenzione a due essenziali fattori: dare all’insieme della mostra quella unitarietà che poteva derivare soltanto da un lay-out dovuto alla

Pagina 141

Il divenire della critica

Un altro artista che si limitò alla costruzione d’uno spazio stereometrico senza nessuna diversa sagomatura, e - in questo caso - senza nessun

Pagina 144

Il divenire della critica

nuovo risveglio di produzioni artistiche che riportano pittura e scultura alla loro matrice manuale e gli conferiscono ancora una volta quella

Pagina 150

Il divenire della critica

Di cosa corre alla ricerca l’artista (o l’operatore estetico che dir si voglia)? di esprimere «qualcosa di nuovo» che lo possa distinguere dalla

Pagina 160

Il divenire della critica

capitale, al mercato, alla «borghesia», in nome d’un’utopistica lotta che crede, abolendo il prodotto, di colpire il consumatore e di redimere l’opera

Pagina 162

Il divenire della critica

Hegel, sbandierando una «morte dell’arte» che il filosofo avrebbe pronosticato e rivolto proprio alla nostra arte, mentre, invece, egli semmai la

Pagina 165

Il divenire della critica

delle forme d’arte programmata, cinetica, strutturale, da realizzarsi attraverso metodi industriali e seriali, ma solo a patto che questo non porti alla

Pagina 169

Il divenire della critica

or sono vide il trionfo dell’arte gestuale, segnica, informale, dell’action painting, di tutte quelle forme ancora legate all’azzardo ed alla

Pagina 169

Il divenire della critica

di fronte nei vari settori espressivi. Per questo non era opportuno rinunciare alla presenza di alcune almeno tra le più singolari espressioni

Pagina 176

Il divenire della critica

lo fissi, mentre per Nespolo la ricerca di quella che definirei «metafora visuale» è alla base del suo più recente operare; come lo è, del resto, per

Pagina 176

Il divenire della critica

Introduzione alla mostra «Al di là della pittura», San Benedetto del Tronto 1969.

Pagina 178

Il divenire della critica

coerenza degli altri rifiutato di partecipare alla Biennale di Venezia, abbia addirittura preferito rinunciare - almeno temporaneamente - alla

Pagina 182

Il divenire della critica

appese alle pareti, ogni artista presentava delle azioni o delle situazioni. Si potè assistere così alla Cancellazione d’artista di Tacchi, alla foresta

Pagina 188

Il divenire della critica

Di questo fatto si accorsero del resto parecchi artisti che, invitati alla rassegna fiorentina «Situazione 68», in parte preferirono non partecipare

Pagina 190

Il divenire della critica

ultimissimi tempi si sono affacciati alla ribalta.

Pagina 203

Il divenire della critica

e scarna, la situazione ironica e a un tempo esacerbata, in cui si trova oggi l’artista di fronte alla sua opera.

Pagina 209

Il divenire della critica

umori e scoperte, mutate dall’antico dada (Duchamp in quegli anni aveva visitato spesso Milano in occasione di sue mostre alla Galleria Schwarz e della

Pagina 212

Il divenire della critica

ricondurre al progetto senza oggetto, ossia all’ideazione dell’elemento progettuale che non giunge, e addirittura non intende giungere, sino alla

Pagina 247

Il divenire della critica

Purtroppo, come è stato ripetuto fino alla sazietà, il frutto più succoso e più ambito dalla nostra società è proprio il Kitsch, e una volta

Pagina 248

Il divenire della critica

body art (perché non è rivolto alla mera esaltazione-avvilimento del proprio corpo, narcisisticamente amato-odiato), e non è neppure una banale danza

Pagina 256

Il divenire della critica

-antropologici. Si tratta di quello che potremmo definire un approccio strutturalista della Kunstwissenschaft; ossia un approccio alla conoscenza dei fenomeni

Pagina 262

Il divenire della critica

universalità) rispetto alla maggiore limitazione «storica» del linguaggio filosofico.

Pagina 266

Il divenire della critica

lato: un giudizio dove il gusto torna a far capolino per operazioni più prossime al teatro, alla musica, alla danza, alla land art, dove si

Pagina 27

Il divenire della critica

«stilistica» che, come dissi, appare molto più vicina e «sympathetica» alla nostra odierna delle altre.

Pagina 30

Il divenire della critica

conclamate. E la cosa non deve essere presa alla leggera perché mi sembra possa preludere a un rinnovamento di molti linguaggi artistici dei nostri giorni

Pagina 35

Il divenire della critica

diritto alla creazione autonoma e alla fruizione non feticistica dell’arte.

Pagina 36

Il divenire della critica

entrarci con ogni probabilità fintantoché non si sarà appianata la situazione di mercificazione globale alla quale assistiamo.

Pagina 36

Il divenire della critica

Friedman, in un capitolo del suo libretto, ipotizza un futuro (anche alla luce delle recenti crisi economiche ed energetiche) mondo povero, dovuto a

Pagina 36

Il divenire della critica

; e questo proprio oggi che, come dissi dianzi, la pittura molto spesso è ridotta alla macchia, al dinamismo del gesto, al ritmo del «foro», alla

Pagina 43

Il divenire della critica

pittore figurativo: William Scott, e neppure in quello jugoslavo che presenta, oltre alla robusta scultrice Jevrić, un delicato e fiabesco illustratore

Pagina 48

Il divenire della critica

quello che ancora non accade alla musica, alla poesia e solo parzialmente al teatro e al romanzo. Sta di fatto che, nel marasma in cui ci troviamo, a

Pagina 53

Il divenire della critica

fatto di poter scorgere in molte tele e in molte sculture una precisa volontà di rendere alla figura umana il suo «diritto d’asilo» entro l’opera

Pagina 53

Il divenire della critica

ripresentarsi alla ribalta una tendenza verso una rinnovata figuralità.

Pagina 56

Il divenire della critica

Burri costituisce uno degli esempi più interessanti dell’arte alla metà del secolo, d’un’arte cioè che ha lasciato dietro di sé la «bella pittura

Pagina 59

Il divenire della critica

automatici e propriocettivi), si può constatare l’importanza che viene conferita dall’attuale pittura al gesto istantaneo, alla proiezione miocinetica

Pagina 60

Il divenire della critica

Eppure il nuovo concretismo italiano si riallacciava, da un lato alla migliore tradizione dell’avanguardia europea (Mondrian, Klee, Kandinskij, Arp

Pagina 63

Il divenire della critica

Il contrasto tra una volontà formativa e una volontà di distruzione formale è certamente alla base dell’arte odierna, e non solo nel caso di pittura

Pagina 76

Il divenire della critica

La grande cesura, estetica e critica - e poietica ovviamente - avvenne un po’ dopo, attorno agli anni sessanta, quando si assistette alla prima

Pagina 9

Il divenire della critica

, senza, con questo, neppure giungere a scalfire la polpa viva dell’opera d’arte; considerando la stessa alla stregua dei cibi cotti e crudi (alla

Pagina XIV

Cerca

Modifica ricerca